CCNL Commercio, nuovo accordo a perdere dei confederali: meno soldi e scadenza slittata di 7 mesi

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Filcmas CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs UIL siglano l'ennesimo accordo a perdere sulla pelle dei lavoratori del commercio, senza peraltro consultare i diretti interessati, come sempre. E Confcommercio gongola. Ripristinata soltanto dal mese di marzo 2018 la tranche di aumento contrattuale “congelata” nel mese di novembre 2016 (16,00 euro), e slittata di ben 7 mesi la scadenza del CCNL. In pratica il salario si assottiglia di circa 300 euro al quarto livello e il balletto del prossimo rinnovo si fa più lontano. La solita vergogna che ormai non sorprende neanche più...
Confcommercio, Cgil, Cisl e Uil si rimangiarono quanto pattuito nel già misero rinnovo contrattuale del 2015 e sospesero di fatto l’erogazione della tranche di 16,00 euro, riparametrata al IV livello, che era prevista con decorrenza novembre 2016. Ed ora, con questa firma, al danno aggiungono la beffa.

L’USB Lavoro Privato evidenzia che questo è solo l'ultimo di una serie di contratti e accordi che hanno penalizzato i lavoratori del commercio. Appare ormai chiaro che i sindacati firmatari del contratto hanno abdicato ad ogni forma di tutela di una categoria allo stremo, dal lavoro domenicale, notturno, senza tempi di vita e pagato poco e male, dai voucher alle false Coop: è ora di dire basta e dare sempre più forza al sindacato che serve.



Unione Sindacale di Base – Lavoro Privato