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NELLA TRISTE GARA A CHI PERDE DI MENO, USB STA DA UN’ ALTRA PARTE. QUELLA DEI LAVORATORI.

Nazionale -

Giovedì 22 dicembre è in programma l’ennesimo incontro per il rinnovo del Ccnl della Distribuzione cooperativa. Una trattativa iniziata nel luglio del 2010 ma che dopo un anno e mezzo non ha ancora prodotto alcun risultato, tanto che siamo ormai vicini a compiere un anno dalla scadenza del precedente Ccnl (31 dicembre 2010).

 

Il ruolo di USB fino ad oggi è stato quello di osservatore interessato.

Osservatore perché non siamo presenti al tavolo di trattativa, quindi possiamo limitarci, appunto, ad osservare, giudicare, commentare. Interessato per i lavoratori della cooperazione che rappresentiamo e che intendiamo informare su questa contrattazione che li riguarda da vicino, attraverso un’analisi di ciò che sta accadendo.

Nel nostro comunicato di luglio esponemmo tutte le preoccupazioni per i termini che stava assumendo la trattativa, in particolare sull’attacco al diritto alla malattia, sull’orario di lavoro per i nuovi full-time, sulle maggiorazioni festive notturne e straordinarie, sui doppi regimi di trattamento fra vecchi e nuovi assunti e fra i diversi canali di vendita, sulla riduzione del ruolo del secondo livello di contrattazione, sugli aumenti salariali inadeguati. Questa volta vogliamo aggiungere un commento sulla situazione che si sta creando in conseguenza delle diverse posizioni che le parti in causa stanno assumendo.

 

Negli ultimi mesi abbiamo infatti dovuto assistere a diversi scambi di accuse tra Cisl-Uil da una parte e Cgil dall’altra, con le prime due che spingono per accettare le richieste datoriali, andando quindi a firmare un contratto a perdere con pesanti arretramenti per i lavoratori sulle materie che abbiamo descritto sommariamente sopra, e la Cgil che viene accusata dalle altre sigle addirittura di volere il fallimento della trattativa per far confluire i lavoratori della cooperazione dentro il Ccnl del Commercio (già peggiore di quello della cooperazione e già comprendente, fra le altre cose, la nuova regolamentazione della malattia), con buona pace della tanto sbandierata “distintività” cooperativa.

In pratica sembra che in questa situazione l’alternativa sia tra accettare un nuovo Ccnl della Cooperazione assolutamente a perdere per i lavoratori, oppure rassegnarsi a confluire in un Ccnl pessimo, avanguardia e laboratorio delle peggiori condizioni per chi lavora. E’ su questi termini purtroppo che si sta svolgendo la discussione. E sono termini che suonano come una domanda inquietante: dov’è che ci perdiamo di meno?

 

In questa gara inaccettabile USB sta da un’altra parte. Né quindi con chi vuole firmare un Ccnl della Cooperazione peggiorativo per i lavoratori, né con chi vorrebbe far confluire le decine di migliaia di dipendenti della distribuzione cooperativa nel pessimo Ccnl del Commercio.

E questo perché riteniamo che un sindacato abbia il dovere di perseguire l’interesse dei lavoratori, senza svendere i loro diritti fondamentali e senza accettare soluzioni truffa che li penalizzino ulteriormente in questo momento già molto difficile.

 

La ragione per la quale stiamo viaggiando verso una di queste due pessime opzioni è strettamente legata all’esigenza di portare ai lavoratori gli aumenti salariali propri di ogni rinnovo contrattuale. Ma ci chiediamo, vale la pena svendere i diritti al prezzo di cifre che sono assolutamente inadeguate? In altre parole, ha un senso accettare di perdere, tra le altre cose, il diritto pieno alla malattia retribuita a fronte di un’elemosina che non copre assolutamente il progressivo aumento del costo della vita (ricordiamo che si parla di 86 euro lordi per i full-time, a regime solo nel 2013)? E’ giusto chiederci di lavorare sempre di più (vedi ultima riforma del governo sulle pensioni) e allo stesso tempo pretendere che non ci ammaleremo man mano che la nostra età aumenterà?

 

IN ATTESA CHE I LAVORATORI RAFFORZINO ANCORA DI PIU’ USB, PREMIANDO LA NOSTRA COERENZA E AUMENTANDO QUINDI IL PESO DEL SINDACATO DI BASE IN COOP E NEL COMMERCIO, CONTINUEREMO A SEGUIRE DA VICINO GLI SVILUPPI DI QUESTO RINNOVO, INFORMANDO I LAVORATORI SU CIO’ CHE LI ASPETTA.

 

Lunedì 19 dicembre 2011

USB Lavoro Privato