Liberalizzazioni nel commercio: la bugia degli standard europei

Roma -

Sono 30 anni che ci fanno la festa, l'otto dicembre la festa la trasformiamo in protesta. Dalla fine degli anni ‘80 trasformano il Diritto del lavoro nel diritto alla schiavitù, cos’altro può essere la precarietà nel XXI secolo?  Hanno deciso di condannare le ultime due generazioni alla precarietà assoluta togliendo loro ogni prospettiva di una “vita libera e dignitosa”.

 

Ai lavoratori nel 1997 si impone il cosiddetto pacchetto Treu, poi la riforma dei contratti a tempo determinato nel 2001, la legge Biagi nel 2003, il protocollo sul welfare nel 2007, il collegato lavoro nel 2010, la fine del contratto nazionale con il famigerato “art.8“ nell’estate del 2011 fino ad arrivare al decreto “Salva Italia” del 2012.

 

Con la scusa degli standard europei il decreto "Salva Italia" ha completamente liberalizzato gli orari degli esercizi commerciali. La crisi del commercio non ha nessun collegamento con le aperture e la liberalizzazione degli orari ma nasce dalla mancanza di reddito diretto ed indiretto dei cittadini, le mirabolanti promesse di crescita occupazionale all’indomani del decreto Monti si stanno traducendo oggi in chiusure di migliaia di imprese piccole e grandi, che non reggono la concorrenza, e le nuove assunzioni nella Grande Distribuzione Organizzata sono rimaste lettera morta e si sono tradotte in aumento di carichi di lavoro degli occupati e già precarizzati lavoratori dei centri commerciali.

 

Ma Monti ci raccontava il vero? Ovviamente no, basta confrontare la legislazione italiana con quella dei principali paesi Europei:

 

ITALIA LUNEDI’/VENERDI’ 0-24 SABATO 0-24 DOMENICA e FESTIVO 0-24

 

BELGIO LUNEDI’/VENERDI’ 5-22 SABATO 5-21 DOMENICA e FESTIVO CHIUSO

Deroga alla chiusura domenicale/festiva: 9 domeniche all’anno con orari variabili da città a città

 

GERMANIA LUNEDI’/VENERDI’ 0-24 SABATO 0-24 DOMENICA e FESTIVO CHIUSO

Deroga alla chiusura domenicale/festiva: 10 domeniche all’anno (13-20)

 

DANNIMARCA LUNEDI’/VENERDI’ 6-21 SABATO 6-17 DOMENICA e FESTIVO CHIUSO

Deroga : prima domenica del mese (10-17), 6 domeniche all’anno di cui 2 a luglio e agosto (10-17)

 

AUSTRIA LUNEDI’/VENERDI’ 5-21 SABATO 5-18 DOMENICA e FESTIVO CHIUSO

Deroga: nelle zone turistiche

 

FRANCIA LUNEDI’/VENERDI’ 9-21 SABATO 9-21 DOMENICA e FESTIVO CHIUSO

Deroga: centri commerciali a Parigi, Lilla , Marsiglia e zone turistiche (9-22)

 

REGNO UNITO LUNEDI’/VENERDI’ 0-24 SABATO 0-24 DOMENICA e FESTIVO aperto per max 6 ore tra le 10 e le 18 per gli esercizi con superficie maggiore di 280mq. e 0-24 con superficie minore di 280mq

 

SVEZIA LUNEDI’/VENERDI’ 5-24 SABATO 5-24 DOMENICA e FESTIVI 5-24

 

OLANDA LUNEDI’/VENERDI’ 6-22 SABATO 6-22 DOMENICA e FESTIVO CHIUSO

Deroga: 12 domeniche all’anno con orari variabili da città a città, altre deroghe per zone turistiche

 

SPAGNA LUNEDI’/VENERDI’ 0-24 SABATO 0-24 DOMENICA e FESTIVO CHIUSO

Deroga: tra un minimo di 8 ed un massimo di 12 domeniche all’anno per zone turistiche individuate dalle regioni