Vigilanza: confederali firmano ipotesi di rinnovo contrattuale, ma per la dignità dei lavoratori serve il salario minimo legale

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È stata sottoscritta da CGIL CISL UIL la nuova ipotesi di rinnovo contrattuale del C.c.n.l. della Vigilanza Privata e Servizi di Sicurezza (ex Fiduciari). Accordo che segue di pochi mesi quello siglato a maggio 2023.

Le nuove tabelle retributive, prevedendo una mensilità in più per i fiduciari, hanno tradotto sul contratto i 1.380 euro lordi per 13 mensilità a cui si erano attestati i maggiori gruppi societari coinvolti nelle indagini a vantaggio di quelle imprese che ancora sfuggivano ai parametri del post-commissariamento.

Era divenuta una necessità dei datoriali evitare il doppio standard nel mercato del lavoro. Ma nell’accordo sono state modificate al ribasso le maggiorazioni per il lavoro domenicale che passeranno dall’attuale +40% a solo il +15% per il domenicale diurno e dal +50 al +20% per il notturno. Una decisione discutibile che da un lato garantisce un aumento, ma dall’altro riduce le maggiorazioni per una circostanza che ormai è ricorrente nel settore: i Lavoratori sono costantemente impiegati nella giornata domenicale e una sforbiciata del -50% sulle maggiorazioni graverà in modo decisivo sulle tasche degli operatori.

Se con una mano si afferra finalmente un salario appena sufficiente, con l’altra si va a togliere retribuzione indiretta.

Per quanto riguarda il servizio armato (GPG), arriva un aumento che non risolve per nulla il problema della categoria che vive in un contesto completamente deregolamentato in fatto di limiti all’orario straordinario, compressione dei riposi giornalieri e settimanali, turnazioni spezzate e quant’altro che rendono invivibile e, ormai, poco appetibile questo mestiere.

È possibile considerare risolto il problema del salario insufficiente? 

No, serve comunque un salario minimo di legge.

Ci sono voluti anni per giungere ad un salario appena decoroso, raggiunto in larga misura grazie ai magistrati e non alla forza contrattuale dei sindacati firmatari.

Una legge sul minimo salariale avrebbe evitato nove anni di contrattazione per questo rinnovo e un trentennio di contrattazioni al ribasso.

 

USB Vigilanza